Un percorso guidato tra nuove e vecchie norme su sostanze chimiche e miscele

Adeguatezza della registrazione, conformità con gli scenari di esposizione, etichettatura, notifica delle informazioni per l’emergenza sanitaria accessibili ai Centri Antiveleni, imballaggi: questi sono solo alcuni degli aspetti da considerare quando parliamo di chemicals.

Tutte le imprese sono confrontate con le normative che regolamentano le sostanze chimiche: i produttori, gli importatori, i distributori e gli utilizzatori a valle. Il nuovo quadro normativo europeo, in vigore ormai da oltre 10 anni e basato primariamente sui Regolamenti REACH e CLP, ha infatti ricadute in tutti i comparti.

Sostanze e miscele devono essere prodotte ed utilizzate rispettando condizioni che garantiscano che i rischi per l’uomo e per l’ambiente siano controllati. La loro immissione sul mercato è subordinata alla corretta comunicazione dei pericoli per mezzo della classificazione ed etichettatura, e alla trasmissione al destinatario della scheda di sicurezza o della scheda informativa. Gli articoli (tutti gli articoli, siano essi imballaggi, giocattoli, oggetti di arredamento o componenti elettronici) devono essere accompagnati dalla comunicazione della presenza di sostanze SVHC. E ogni prodotto può ricadere nel campo di applicazione di norme specifiche, se si tratta di ad esempio di cosmetici, detergenti, o di prodotti destinati all’esportazione nei mercati extra europei.

è dunque utile un percorso guidato, per assicurare che tutto ciò che entra, viene lavorato ed esce dall’azienda, in funzione delle specifiche attività, sia gestito in modo corretto. Un percorso lineare, per far sì che il rispetto delle normative non sia un onere faticoso, bensì uno strumento di lavoro che ben si integra nell’attività d’impresa.