Il Decreto Legislativo 8 ottobre 2011, n. 176, che recepisce in Italia la Direttiva 2009/54/CE sull’utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali, e il Decreto ministeriale 10 febbraio 2015 relativo ai criteri di valutazione delle caratteristiche delle acque minerali naturali regolamentano la qualifica di acqua minerale naturale prelevata alla sorgente.

Il riconoscimento della qualifica di acqua minerale naturale prelevata alla sorgente viene effettuato dal Ministero della Salute.

La domanda deve essere inviata al Ministero e corredata da documentazione che consenta una completa conoscenza e valutazione dell’acqua in esame. L’iter di riconoscimento si conclude con il parere di competenza emesso dal Consiglio Superiore di Sanità che sarà poi convertito in decreto di riconoscimento da parte del Ministero.

Per la presentazione della domanda di riconoscimento vengono richieste:

  • 4 analisi chimiche e chimico fisiche stagionali con i relativi verbali di prelevamento
  • 4 analisi microbiologiche stagionali con i relativi verbali di prelevamento
  • relazione idrogeologica
  • permesso di ricerca o concessione mineraria
  • eventuale documentazione farmacologica e clinica a seconda della specifica richiesta.

In particolare, per le richieste relative alla possibilità di utilizzo dell’acqua minerale per la ricostituzione degli alimenti per i lattanti, non sussiste l’obbligo di fornire studi clinici sperimentali che tuttavia possono essere sostituiti da una relazione bibliografica che, basandosi sulle caratteristiche chimiche dell’acqua, ne indichi le predette proprietà.