E’ ben noto agli operatori che si approvvigionano dalle imprese aderenti al CTACSub che l’uso del cromo triossido per la cromatura decorativa è ad oggi possibile poiché, a fronte della domanda di autorizzazione presentata dal CTACSub nel 2015, la Commissione Europea non si è ancora espressa in merito.
Le incertezze per l’autorizzazione del cromo triossido nella cromatura decorativa sono state – e sono ancora – molte.
Una situazione di stallo
Dopo un iniziale rallentamento della procedura autorizzativa per motivi legali, nel 2020 era stato chiesto al CTACSub di integrare la domanda di autorizzazione con un piano di sostituzione, che è stato poi giudicato non credibile dal SEAC nel 2021. Si è così creata una situazione di stallo, alla quale non hanno ancora fatto seguito azioni ufficiali.
La dura critica mossa alle autorizzazioni rilasciate al CTACSub per gli altri usi, esitata nella sentenza della Corte di Giustizia Europea del 20 aprile 2023, ha reso ancora più problematico il rilascio di una decisione favorevole per l’uso decorativo. Infatti nel febbraio 2023, in una sessione informativa con circa 260 partecipanti, l’ECHA e la Commissione Europea avevano prospettato che quest’ultima avrebbe discusso a breve una prima bozza di decisione sull’uso decorativo. La sentenza del 20 aprile ha di fatto cambiato i programmi e nel REACH Committee di giugno 2023 tale argomento non è stato affrontato.
L’effetto della sentenza
La Commissione e l’ECHA sono consapevoli delle incertezze e delle tensioni del mercato in assenza di una decisione sull’uso 3 del CTACSub (cromatura funzionale con carattere decorativo), a maggior ragione alla luce degli elementi evidenziati dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea in riferimento alle condizioni che rendono possibile il rilascio di un’autorizzazione.
Infatti, anche se la sentenza del 20 aprile 2023 non ha riguardato l’autorizzazione per l’uso decorativo, è chiaro a tutti che tale uso risentirà – quando arriverà il momento di esprimersi – delle stesse criticità che hanno portato alla cancellazione dell’autorizzazione per gli altri usi.
Quali tempistiche aspettarsi?
Secondo alcuni è prevedibile un pronunciamento sull’uso decorativo entro la fine dell’anno 2023. Tuttavia, la mancata discussione nel REACH Committee di giugno lascia prevedere tempi più lunghi. Non solo: entro aprile 2024 la Commissione dovrà esprimersi con una nuova decisione sull’impiego del cromo triossido per gli usi previsti dalla decisione annullata dalla Corte di Giustizia Europea; è pertanto verosimile che la discussione sull’uso decorativo sarà ulteriormente posticipata, in attesa delle reazioni alla decisione sugli altri usi nella sua nuova riformulazione, così come richiesto dalla Corte di Giustizia.
Qualora l’esame della domanda per l’uso decorativo esitasse in un rifiuto dell’autorizzazione (come si teme, ma al momento non vi è nulla di definito), la cessazione dell’uso dovrà essere immediata. Risulta quindi fondamentale lavorare sin da ora sulle possibili alternative e pensare a lungo termine, valutando tutte le strade da percorrere per la sostituzione del cromo esavalente nell’uso decorativo.
Ne parleremo insieme più estesamente dopo la pausa estiva in un webinar dedicato: save the date!