Cari Colleghi,
ECHA ha rilasciato un summary del suo piano di azione strategico per il periodo 2019-2023. Nel documento l’Agenzia ribadisce il suo impegno, unitamente a Stati membri e Commissione europea, a garantire un uso più sicuro dei prodotti chimici in Europa, migliorando i dati disponibili, la loro verifica e la loro diffusione e assumendo azioni regolatorie laddove necessario.
Se dovessimo riassumere il piano strategico in un tweet sarebbe:
“Together with our partners, we work for the safe use of chemicals”.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo bisognerà focalizzarsi su tre aspetti:
- identificare le sostanze che destano preoccupazione e gestire i rischi derivanti dal loro uso. Questo aspetto potrebbe essere soddisfatto velocizzando la generazione di dati e l’identificazione di sostanze che destano preoccupazione;
- uso sicuro e sostenibile delle sostanze chimiche da parte dell’industria. Obiettivo che può essere raggiunto, in primis, solo migliorando la comunicazione all’interno della catena di approvvigionamento;
- gestione dei prodotti chimici in modo sostenibile applicando le normative europee. Su questo aspetto ECHA mette a disposizione dell’industria tutte le informazioni, le conoscenze e le competenze acquisite in questi anni di lavoro.
Qual è il vostro piano strategico 2019-2023 e come lo riassumereste in un tweet? Se non ne avete uno tutto vostro, una buona idea potrebbe essere seguire quello di ECHA:
“Insieme con i vostri partner, potreste lavorate per l’uso sicuro dei prodotti chimici”.
Anche questo mese la nostra newsletter è densa di informazioni utili e di approfondimenti su molteplici fronti: buona lettura!
REGOLAMENTO REACH E DINTORNI
12 sostanze verso l’autorizzazione. Per ora la Commissione europea ha solo presentato un draft Regulation ma in ottobre 12 nuove sostanze saranno probabilmente aggiunte all’Allegato XIV di REACH. Per vedere il dettaglio delle sostanze potete consultare la bozza di Regolamento.
Brexit: le indicazioni di ECHA. L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea è fissata per venerdì 29 marzo 2019, a meno di sorprese dell’ultimo minuto (si è parlato anche di un possibile rinvio). Sembra ormai impossibile raggiungere un accordo fra UK e UE, tuttavia un no deal non è auspicabile da parte di nessuno. In ogni caso ECHA ha pubblicato un video che spiega cosa dovete fare se siete un’azienda UE o UK (YouTube).
Finestra sulla Brexit. Per mantenere legalmente le sostanze registrate sul mercato UE-27 / SEE, i fabbricanti e i formulatori con sede nel Regno Unito possono trasferire la propria attività oppure designare un rappresentante esclusivo in uno dei paesi dell’UE-27 / SEE. Fatti salvi ulteriori sviluppi, l’ECHA aprirà una “finestra sulla Brexit” in REACH-IT dal 12 al 29 marzo alle 24:00 CET (alle 11:00 ora inglese) per consentire alle società con sede nel Regno Unito di apportare tali modifiche e trasferire le loro registrazioni REACH (ECHA).
ECHA propone una restrizione per le microplastiche. L’ECHA ha presentato una proposta di restrizione per particelle di microplastiche che sono intenzionalmente aggiunte a miscele utilizzate da consumatori o professionisti. Se adottata, la restrizione potrebbe ridurre la quantità di microplastiche rilasciate nell’ambiente nell’UE di circa 400 mila tonnellate in 20 anni (ECHA).
Obiettivo 2019: verifica compliance dossier REACH. Secondo il Direttore di ECHA Bjorn Hansen, uno dei principali obiettivi dell’Agenzia nel 2019 deve essere la verifica della compliance dei dossier di registrazione presentati dalle aziende. Dalle informazioni a disposizione dell’Agenzia sembrerebbe che le aziende abbiano utilizzato in modo eccessivo lo strumento del data waiving previsto dal Regolamento REACH per non fornire i dati per un determinato requisito informativo. Inizialmente si pensava che un abuso di tale strumento sarebbe stato evitato grazie al controllo annuale di almeno il 5% dei dossier. Appare oggi evidente che tale misura non ha avuto l’effetto sperato. Il problema è che, in alcuni casi, l’assenza di informazioni potrebbe nascondere l’attuale assenza di una classificazione di pericolo (ECHA).
Cinque sali di cobalto proposti per la restrizione. In risposta a una richiesta della Commissione europea, nell’ottobre 2018 l’ECHA ha presentato un fascicolo di restrizione relativo a cinque sali di cobalto e adesso dedica un approfondimento del tema nella sua newsletter di febbraio.
Nuova Guida ECHA. ECHA ha pubblicato una nuova guida pratica che spiega come comportarsi in caso di valutazione del dossier di registrazione REACH di una sostanza (ECHA).
REGOLAMENTO CLP
Proposte di classificazione ed etichettatura armonizzata. Nel mese di marzo sono previste le scadenze per la presentazione di commenti pubblici sulla classificazione armonizzata di 10 sostanze. Fra queste la più conosciuta è il Tetrafluoroethylene (ECHA).
ALTRE NORMATIVE
Dai cosmetici ai giocattoli: proteggere i consumatori dagli interferenti endocrini dovrebbe essere una priorità dell’UE. Secondo il Dr Pelle Moos, Safety and Health Policy Officer dell’Associazione europea dei consumatori (BEUC) la Commissione a guida Juncker ha fatto troppo poco rispetto al tema degli interferenti endocrini. Solo lo scorso anno la Commissione ha rilasciato la strategia per minimizzare l’esposizione a queste pericolose sostanze, senza però indicare in modo preciso come e quando attuare questa strategia.
Per Moos, infatti, l’interferenza endocrina dovrebbe essere un argomento prioritario nell’ambito UE e il BEUC suggerisce tre azioni concrete per affrontare il problema (ECHA).
APPROFONDIMENTO
Read-across: case study per valutare l’applicabilità della linea guida ECHA. Un gruppo di ricercatori della Commissione europea ha valutato l’applicabilità della linea guida di ECHA sul read-across, applicando i principi in essa contenuti al raggruppamento di alcuni nanotubi di carbonio al fine di valutarne la genotossicità (ScienceDirect).
ECHA ha pubblicato la mappatura degli additivi nelle plastiche utilizzati in Europa. ECHA ha pubblicato le informazioni su 419 sostanze utilizzate come additivi nei materiali plastici all’interno dell’UE. Il lavoro di mappatura è stato svolto in collaborazione con i rappresentanti degli Stati membri, le Università, Cefic e 21 settori industriali, inclusi i produttori e gli utilizzatori a valle di additivi (ECHA).
Aggiornamento QSAR Toolbox. Il software dell’OECD è stato aggiornato alla versione 4.3 e ora contiene i dati contenuti in tutti i dossier di registrazione REACH inviati a ECHA fino a novembre 2018. Si tratta di dati relativi a 11.735 sostanze chimiche. L’aggiornamento introduce inoltre nuovi tool utilizzabili per supportare l’approccio per analoghi o per categorie oltre che 159 nuovi modelli QSAR (qsartoolbox.org).
L’EFSA condividerà i suoi dati su una piattaforma di libero accesso. EFSA intende condividere i dati raccolti in settori quali: abitudini sul consumo alimentare, residui di pesticidi negli alimenti, contaminanti chimici e additivi nei prodotti alimentari, focolai di malattie di origine alimentare e resistenza agli antimicrobici.
I dati verranno messi a disposizione su Knowledge Junction, una piattaforma online di libero accesso curata dell’EFSA e creata per migliorare la trasparenza, la riproducibilità e la riusabilità delle evidenze scientifiche nella valutazione dei rischi per la sicurezza di alimenti e mangimi. I primi insiemi di dati verranno pubblicati quest’anno (EFSA).
Nella mente dell’effetto placebo. L’effetto placebo non è solo un potente strumento per testare nuovi medicinali, ma anche un modo per investigare il rapporto tra la nostra mente e il nostro corpo (Scientificast).
EVENTI
25° Convegno di Igiene Industriale “Le Giornate di Corvara” 2019. Il 25° Convegno di Igiene Industriale “Le Giornate di Corvara” organizzato dalla Sezione AIDII Triveneta si svolgerà a Corvara dal 27 al 29 marzo 2019 (Programma e iscrizioni).