Cari Colleghi,
nella newsletter di ECHA di novembre c’è un articolo che merita la nostra attenzione: Why compliance matters è un’intervista a Christel Musset, direttrice dell’unità hazard assessment di ECHA. L’articolo stimola una serie di domande fondamentali, che forse ci poniamo troppo di rado: perché è importante la compliance con il Regolamento REACH? Perché realizzare dei dossier di registrazione completi? In buona sostanza la risposta è che dobbiamo capire con esattezza quali sostanze, a livello europeo, sono più problematiche, affinché siano prese decisioni adeguate alla loro corretta gestione e per rendere possibile lo sviluppo di un’economia circolare.
Come è possibile fare valutazioni così delicate con dati parziali? “Tendenzialmente nei dossier di registrazione si trovano buone informazioni sui pericoli a breve termine e sugli effetti in acuto delle sostanze, per l’uomo e l’ambiente; risultano invece carenti le informazioni sugli effetti a lungo termine, quali gli effetti di interferenza endocrina, di cancerogenesi o di bioaccumulo, che sono estremamente importanti”, afferma Christel Musset.
Dopo aver messo insieme il più grande database sulle sostanze chimiche al mondo, ECHA ha la responsabilità nei confronti dei cittadini europei e degli stakeholder di garantire che i dati forniti dall’industria siano conformi ai requisiti informativi richiesti dal Regolamento REACH. Per tale ragione l’Agenzia è decisa a migliorare la qualità delle informazioni contenute in questo database e a mantenerlo aggiornato, impegnandosi ad aumentare le verifiche di conformità sui dossier di registrazione (fino al 20% dei dossier controllati per fascia di tonnellaggio) e la velocità dei controlli, in modo da rendere il processo più snello e con l’obiettivo di mappare tutte le sostanze registrate per quantità > 1 t/anno entro il 2027. Dall’altra parte alle aziende viene chiesto di lavorare al miglioramento dei propri dossier di registrazione per raggiungere la piena conformità e mantenere aggiornate le informazioni.
È un lavoro duro, che richiede tempo e la collaborazione di tutti. Solo con buone informazioni possono essere prese buone decisioni sulla gestione delle sostanze, sia a livello europeo che aziendale. Alla fine tutti noi in questi anni stiamo lavorando per questo, ci stiamo impegnando per imparare a lavorare meglio nei processi produttivi e ad avere prodotti migliori e più sicuri.
Anche questo mese la nostra newsletter è densa di informazioni utili e di approfondimenti su molteplici fronti: buona lettura!
REGOLAMENTO REACH E DINTORNI
Nuovi requisiti REACH per i nanomateriali. Entro il 1° gennaio 2020 le aziende devono fornire maggiori informazioni sui nanomateriali immessi sul mercato dell’UE. I nuovi requisiti in materia di informazioni riguardano le aziende che fabbricano o importano nanoforme di sostanze soggette alla registrazione ai sensi del Regolamento REACH. Gli allegati del Regolamento REACH che sono stati rivisti introducono chiarimenti e nuove disposizioni per:
- caratterizzazione di nanoforme oggetto della registrazione (allegato VI);
- la valutazione della sicurezza chimica (allegato I);
- requisiti in materia di informazioni da fornire per la registrazione (allegati III e VII-XI);
- obblighi degli utilizzatori a valle (allegato XII).
Lo scopo è assicurarsi che le aziende forniscano informazioni sufficienti per dimostrare l’uso sicuro delle nanoforme per la salute dell’uomo e l’ambiente. Le modifiche si applicano a tutte le registrazioni nuove ed esistenti riguardanti materiali in nanoforma. Pertanto i dichiaranti dovrebbero aggiornare i loro dossier con le informazioni specifiche sulle nanoforme entro il 1° gennaio 2020 (ECHA).
Te lo spiega ECHA. Lo scorso 12 novembre ECHA ha tenuto un webinar sulle nanoforme delle sostanze. Il corso spiega anche come compilare la parte IUCLID con i nuovi campi disponibili (ECHA).
Non conformi la maggior parte degli articoli con SVHC ispezionati in Europa. Un progetto ispettivo europeo che ha coinvolto 15 Stati membri ha riscontrato che per la maggior parte degli articoli contenenti sostanze SVHC mancavano le informazioni lungo la catena di approvvigionamento. Gli ispettori hanno esaminato 682 articoli forniti da 405 aziende, trovando SVHC in 84 articoli, pari al 12% delle merci controllate. Per l’89% degli articoli ispezionati contenenti SVHC veniva inoltre comunicato solo il nome della sostanza (ECHA).
Helpdesk REACH in videoconferenza. Dal mese di novembre gli esperti dell’Helpdesk REACH incontrano le imprese anche in videoconferenza (REACH Helpdesk).
Gli ispettori europei si preparano a verificare gli obblighi collegati alle autorizzazioni. Il Forum di ECHA ha deciso che il prossimo progetto ispettivo europeo si concentrerà sull’autorizzazione REACH. Il Forum ha inoltre avviato un progetto pilota sulle sostanze recuperate e ha annunciato che il suo progetto pilota sulla classificazione delle miscele si concentrerà su detergenti e prodotti per la pulizia (ECHA).
Disponibili le opinioni di RAC e SEAC sugli IPA in granuli e pacciamature. I pareri consolidati di RAC e SEAC per gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) contenuti in granuli e pacciame utilizzati nei materiali di riempimento sono disponibili sul sito web dell’agenzia (ECHA).
REGOLAMENTO CLP
Proposte di classificazione ed etichettatura armonizzata (CLH). I Paesi Bassi hanno proposto di modificare la CLH per la sostanza bentazone (ISO); 3-isopropyl-2,1,3-benzothiadiazine-4-one-2,2-dioxide (CAS 25057-89-0). Possono essere inviati commenti fino al 10 gennaio 2020 (ECHA).
ALTRE NORMATIVE
Cosmetici: aggiornamento della guida alla valutazione della sicurezza dei nanomateriali. La Commissione europea ha pubblicato una nuova versione dei suoi orientamenti sulla valutazione della sicurezza dei nanomateriali nei prodotti cosmetici. La struttura generale del documento è stata modificata per dare priorità alla caratterizzazione chimico-fisica e alla valutazione dell’esposizione come punti di partenza nella valutazione della sicurezza. La nuova guida ora dà anche priorità ai metodi di sperimentazione che non prevedono l’uso di animali; i metodi alternativi e le nuove metodologie di approccio sono riassunti nell’allegato I sui metodi di valutazione tossicologica (ec.europa.eu).
Cosmetici: consultazione della Commissione sulla proposta di etichettatura per alcuni allergeni in fragranze. La Commissione europea chiede un feedback alle parti interessate sulla sua proposta di etichettare 62 nuovi allergeni presenti nei prodotti cosmetici.
La proposta mira a informare i consumatori sulla loro presenza, garantendo nel contempo che le informazioni siano facilmente accessibili e leggibili. Le fragranze sono sostanze utilizzate nei cosmetici, come saponi, profumi e creme. Normalmente sono elencati sull’etichetta del prodotto come “profumo” o “aroma” (ec.europa.eu).
Giornata biocidi di ECHA: materiale online. L’Agenzia ha rilasciato il materiale della giornata biocidi che si è svolta lo scorso 29 ottobre a Helsinki. Durante l’evento si è parlato di valutazione degli interferenti endocrini, del programma di revisione e dello sviluppo di famiglie di prodotti biocidi (ECHA).
APPROFONDIMENTO
E i prodotti importati? La legislazione dell’UE promuove un uso più sicuro delle sostanze chimiche anche nei prodotti acquistati sul mercato dell’UE. Esistono sistemi per garantire la sicurezza dei prodotti, nonché per tracciare e ritirare quelli non sicuri (ECHA).
EUSES, dite la vostra. L’Agenzia ha preparato un questionario che può essere compilato da tutti coloro che utilizzano EUSES e Chesar. L’obiettivo è raccogliere informazioni dettagliate dagli utilizzatori di tali tool per sviluppare un nuovo strumento comune per la valutazione del rischio delle sostanze chimiche (REACH) e dei prodotti biocidi. Il questionario deve essere compilato entro il 15 dicembre 2019 (ECHA).
Consultazioni su limiti di esposizione occupazionale. Le parti interessate sono invitate a commentare le proposte di limiti di esposizione occupazionale per le sostanze diisocyanates e lead and its compounds entro il 16 dicembre 2019 (ECHA).
Nella mente dell’effetto placebo. L’effetto placebo si ha quando il nostro corpo reagisce in modo positivo a un trattamento che, di per sé, non ha alcuna efficacia. Questa reazione positiva è dovuta esclusivamente al modo in cui mente e cervello rispondono al contesto e non, appunto, a un effetto diretto del trattamento stesso. L’effetto placebo mostra come alcuni meccanismi mentali come l’aspettativa e l’apprendimento possano mettere in moto delle risposte metaboliche che influenzano lo stato interno del corpo (Scientificast).
EVENTI
Incontro dibattito su “Liste negative e positive cogenti e volontarie approcciate in modo integrato: SVHC, All. XIV, All. XVII, Proposition 65 e le liste elaborate da clienti”. L’incontro si svolgerà martedì 3 dicembre 2019 a Milano (Palazzo Castiglioni – Corso Venezia 47, ore 9.00-13.00) ed è articolato nel seguente modo:
- una breve presentazione dello stato dell’arte sull’argomento, seguita da esercitazioni pratiche e
- discussione con i partecipanti di casi aziendali.
L’incontro è rivolto particolarmente a chi è responsabile in azienda dell’argomento trattato e, per un più efficace esito dell’iniziativa, è opportuno che i partecipanti abbiano un’adeguata conoscenza del tema in discussione (info e iscrizioni).
Corsi su misura. Vi piacerebbe ricevere una formazione personalizzata? Realizziamo corsi su misura per le aziende, contattateci per illustrarci le vostre esigenze: gdl@toxicon.it