Ad ECHA continua il lavoro sul database SCIP, che renderà disponibili agli operatori del settore dei rifiuti e ai consumatori informazioni sulle “Substances of Concern In articles, as such or in complex objects (Products)”.
Ai sensi della direttiva quadro sui rifiuti, dal 5 gennaio 2021 le aziende che immettono articoli contenenti una sostanza SVHC sul mercato dell’UE dovranno dovranno fornire:
- informazioni che consentono di identificare l’articolo
- il nome, l’intervallo di concentrazione e l’ubicazione della sostanza SVHC nell’articolo
- altre informazioni sull’uso sicuro dell’articolo.
Un prototipo del database è previsto a breve; entro luglio 2020 gli Stati membri dovranno adeguare la legislazione nazionale.
Il database SCIP fornirà agli operatori dei rifiuti informazioni sulle sostanze pericolose nei rifiuti che elaborano, in modo che i flussi di materiale possano essere potenzialmente “puliti” prima di essere riciclati e riutilizzati nella produzione di nuovi articoli per garantire un’economia circolare vera e sicura.
Inoltre, la maggiore trasparenza sulla presenza di sostanze pericolose aiuterà i consumatori a fare scelte più informate al momento dell’acquisto dei prodotti e fornirà informazioni su come utilizzare e smaltire al meglio tali articoli.